sabato 25 agosto 2007

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... dedicato ai tamarri della compagnia di Treviso che si sono fatti soffiare l'idea del reggiseno più alla moda dell'estate...

... dedicato alle desperate au pair che al momento sono "desperate" più che mai...

... dedicato agli studenti di scienze della comunicazione che continuano a domandarsi il senso del loro studiare se poi questo è il penoso risultato delle campagne pubblicitarie dei tempi moderni...
punza for president
... dedicato al giornalista che ha pubblicato l'indagine secondo cui, a livello europeo, i maschi irlandesi sono i migliori "uomini di casa"...
(ma che se lo sposi lui uno così!!)

... dedicato ai dublinesi che non si smentiscono mai in quanto a buon gusto...

domenica 19 agosto 2007

openminded day

Viaggiare è il modo migliore per abbattere gli stereotipi! Se poi resti per tre mesi nello stesso posto, ti accorgi di quanto sciocchi e fuorvianti siano quei preconcetti che inquadrano un popolo ed un paese entro anguste e squadrate cornici! Da un veloce e casereccio sondaggio condotto da me medesima su una popolazione di 2 irlandesi (di cui riportiamo pure i nomi a conferma della trasparenza della nostra ricerca: Jeff and Emili) risulta infatti che l'Italia è:
- colosseo e Venezia
- pizza e ottimo gelato
- sole
- mafia
... ci manca solo Lapo Elkann e poi mi taglio le vene per lungo se penso che questo è il biglietto da visita che mi ritrovo stampato in faccia quando dichiaro la mia nazionalità!
Ma questa non è l'Italia!

Mi sono allora decisa a sfatare il mito: giammai sarò io a compiere l'incivile errore di considerare l'Irlanda solo come la terra dei pascoli verdi, dei trifogli e delle arpe, delle pecore dal muso nero, dei mangiatori di patate dai capelli rossi e dei folletti, degli ubriaconi e delle piogge torrenziali.
Iniziò così il mio open-minded-day!! Iniziò male, con la nostra vicina di casa, tale Annah (8 anni): graziosa bimbetta dai capelli ricci e ROSSI che suona alla nostra porta chiedendomi di poter giocare con i due diavoletti. Poco male, una rossa nel quartire ci sta pure! Venne il momento di andare a scuola: salgo al secondo piano del bus (anche nella quotidianità non mi faccio mancare la sensazione di sentirmi la Susy-Blady-turista-per-caso!). Dall'alto la visuale e migliore: mannaggia al chiurlo!!...vedo PRATI...VERDI...PECORE! Evito di aguzzare la vista per decifrare il colore del loro muso e non ho nessuna intenzione di scendere nel particolare sul tipo di erba che si stanno sgranocchiando (del resto, il trifoglio è solo una delle infinite possibilità contemplabili). Arrivo in centro: la Dublin School of English è una insignificante porticina rossa che si fa spazio a spallate tra le massiccie finestre dei pub e i negozi di souvenir. Driblo i turisti con con l'agilità che solo una sana colazione a base di eggy bread può darti e noncurante dei loro cappelli da FOLLETTO e delle loro magliette orgogliosamente marcate Guinness (il cui simbolo è l'ARPA) raggiungo il portone della scuola. Fiuuuuuuu, sono salva! Sospiro di sollievo! Durante la lezione seguo con divertito interesse l'evolvere del cielo: nel giro di dieci minuti la PIOGGIA vien giù che dio, buddah ed allah la mandano!! Alla fine delle mie due ore e mezza di inglese condensato scendo per strada: la gente alle porte dei pub è già bella allegrotta (e siamo solo alle 4 pm ) e l'acqua nelle mie scarpe è dentro-fuori-tuttintornoedipiù! Riprendo l'autobus del ritorno con trepidante rassegnazione. Lo stereotipo purtroppo è confermato, ma ci sta di bello che so esattamente cosa mi aspetta per cena: PATATE!!!!...so' maga, ao'!!
Con la pioggia il traffico si aggroviglia e questo significa che ho un'oretta abbondante per decidere se la mia cena patatosa sarà fritta, lessa o al forno... che immenso divertimento!! Nell'istante però in cui pregusto le mie patate fritte (scelgo sempre la cosa più distruttiva per le mie arterie...) qualcosa sconvolge i miei piani!...smette di piovere... compare il sole... ARCOBALENO!!!... uhmamasaura!!...incredibile!! Il sole esiste anche da queste parti!! Ora però mi voglio rovinare dicendo che ho pure trovato la pizza per cena. Disorientamento sconvolgimento! Dove sono?!
Sono semplicemente tornata a casa...

lunedì 13 agosto 2007

brittas bay

Segnaliamo la presenza di una graziosa località di mare, ad un'ora circa di macchina da Dublino.

Qui il vento soffia forte, le conchiglie sono sostituite da pietre nere ovali perfettamente levigate, ma soprattutto è qui che gli irlandesi hanno il loro delirio da estate! Puoi infatti vederli passeggiare sul bagnasciuga fieri del loro costumino due-pezzi e delle loro nuove infradito, oppure li guardi tuffarsi nell'acqua con stoica indifferenza... e tu, nel tuo maglione di lana che ha la consistenza di un montone vivo direttamente appoggiato sulle tue spalle, non puoi far altro che pensare: da queste parti, quando vedono un'ologramma di sole, non capiscono più niente! Strana gente questi irlandesi!

martedì 7 agosto 2007

assicurazione sulla vita

Comunicato importante!
5 semplici regole da spiegare ai bambini per salvare la vita della tua au pair

  1. Non lasciare il trattore-giocattolo vicino alle scale! La tua au pair non sempre ha la prontezza di riflessi di evitarlo e se ci mette il piede sopra fa uno di quei voli che neppure i suoi 24 anni di giovinezza riusciranno ad attenuare.

  2. Non pretendere tutto e subito!!! La tua au pair potrebbe ignorare il vero funzionamento dell'infernale bollitore e quindi rischia ogni volta di ustionarsi seriamente nel tentativo di preparare un tea superveloce.

  3. Dai sempre la manina alla tua au pair per attraversare la strada! La poverina non ha ancora capito che in questo bizzarro paese si guida nel lato contrario rispetto al resto del mondo civilizzato e di conseguenza quella stordita guarda sempre dalla parte sbagliata, rischiando incidenti disastrosi.

  4. Impara a distinguere i giocattoli! Il mini-rastrello da giardino non sempre è l'attrezzo migliore per tentare di spazzolare i capelli alla tua au pair.

  5. La tua au pair è un essere vivente! Se mentre giocate al cavaliere le stringi troppo le braccia attorno al collo, la tua au pair rischia di schiattare per cause che vanno dal collasso cardiaco all'insufficienza respiratoria.

Salva la vita alla tua au pair!

DEAUPAS (Sindacato delle Desperate Au Pair)

p.s.: si ringrazia il cabarettista Andrea per la cessione del copyright sull'immagine e... per aver pure impiegato il suo tempo per realizzarla! Wow!

domenica 5 agosto 2007

riverdance

Zia Jessica ha fatto un regalo a me e alla mia cugina irlandese Franjessica: 2 superbiglietti per Riverdance, spettacolo di grande successo di danze, musiche e canti irlandesi.
Cosa per turisti, voi direte? Forse! Dopo 5 minuti dall'alzata del sipario, però, non c'era piede nella sala che non si muovesse a ritmo di musica...irish people compresi! Una serata esaltante! Musica dal vivo con gli immancabili violino e cornamusa...e un'atmosfera d'altri tempi!

Il primo ballerino, probabilmente il vero Billy Elliot, zampettava da una parte all'altra del palco con l'agilità di una pulce e la velocità di un colibrì. Dotato di scarpette ultra ticchettanti svolgeva una serie di 10 punta-tacco al nanosecondo. Dopo dieci minuti dall'inizio era già stato unanimamente proclamato "reginetto" della serata dal pubblico femminile. Ad ogni sua entrata si alzava un coro di urletti e lui, spavaldo quanto un tacchino arrosto appena sfornato per il giorno del Ringraziamento, si beava nel suo delirio di onnipotenza.
La prima balleriana invece... la classica ninfa dei boschi. Capello liscio, biondo, eterea come l'umidità di questo paese, anche lei con un gran bel da fare nel suo sbattocchiare i tacchetti sul parquet. La suddetta ninfa aveva la caratteristica di riuscire a roteare entrambi i piedi di 360°, con delle prodezze di caviglia da lasciere senza fiato qualsiasi fisioterapista. Sorriso stampato sulle labbra (probabilmente tatuato o frutto di anni di nuoto sincronizzato...), dopo 2 ore di spettacolo non una goccia di sudore alterava il suo fondotinta.
Chi invece aveva l'ascella ampiamente pezzata era il ballerino di tip tap (lo spettacolo infatti prevedeva pure delle contaminazioni con altri tipi di danze). Il poveretto, stremato dalle luci dei rifettori, ha sfidato Billy Elliot in virtusismi danzanti, ma verso la fine il suo viso paonazzo e la canotta da strizzare, lasciavano intuire un filo di stanchezza...ma giusto un filo!
Per ultima, come cigliegina sul muffin, la ballerina di flamenco!! L'anima latina non tradisce! Senza dubbio è l'amante di Billy Elliot (intuibile dagli sguardi focosi che gli lanciava nel balletto conclusivo). La povera Ninfa, che ovviamente nella vita reale è la mogliettina perfetta di Billy, di quelle che cucinano senza che la messa in piega subisca danni o stira con i tacchi a spillo come nelle migliori telenovelas, non può far altro che odiare segretamente la Gitana e creare pericolose situazioni di ballo, con insidiosi tranelli e accennati sgambetti.

Lo spettacolo davvero merita! Sono uscita dal teatro con i muscoli in tensione, quasi avessi ballato io sul palco.
Non rimane che una cosa da fare... iniziare all'istane un corso di danze irlandesi on line!!

Best and luck

venerdì 3 agosto 2007

eggy bread

Ingredienti:
pane a fette
uova
latte
un pizzico di sale
un pizzico di pepe
burro


Preparazione:
mescolate in una terrina le uova (uno per ogni persona) il latte, sale e pepe.
Imburrate una padella antiaderente.
Passate le fette di pane nel preparato e riponetele nella padella. Cuocere a fuoco lento fino a raggiungere una leggera doratura.
Servite l'eggy bread con una spolverata di zucchero.


La vostra easy breaky ipocalorica è pronta!

giovedì 2 agosto 2007

cent'anni fa...una Promessa!

E allora io divento semplicemente tua
e il mondo su te percorrerò

ti svelerò segreti
e scriverò per te silenzi di acerbe poesie

sfiderò la tua pazienza
ed io paziente sino alla meta

crederai di essere giunta
ma tornerai a chiamarmi...

Semel scout, semper scout!